Come aiutare i nostri figli a crescere con un linguaggio corretto e ricco? A questa domanda ci aiuta a rispondere la Dott.ssa Macchi Cassia, pedagogista, che ci ricorda un fatto semplice ma sorprendente: i bimbi nascono già parlando con qualcuno! Dobbiamo dunque tenere presente che abbiamo a che fare con un essere umano che, pur piccolissimo, ha già molte competenze e molteplici capacità di interagire con l’esterno: ci avevate mai pensato, mamme e papà? E poi l’esperta ci consiglia sul modo in cui dobbiamo parlare al piccolo e su questo fronte c’è una sorpresa…
Nella pancia della mamma il bimbo già sente vibrazioni, suoni, la voce della mamma, la musica e poi procedendo con la crescita, inizia una sorta di danza comunicativa con gli adulti con cui interagisce, soprattutto in alcuni momenti privilegiati, come il momento del cambio o poco prima di andare a dormire, momenti in cui ha proprio un contatto face-to-face con adulti che si occupano di lui, che siano i genitori o che siano gli educatori dell’asilo nido. E’ importante però sottolineare che il bambino ha a che fare con due diverse tipologie di linguaggio: quello non verbale, che è quindi fatto di gesti, di contatti e sguardi ma che deve essere necessariamente accompagnato da quello verbale, le parole. Parole che vanno dette con chiarezza, con un linguaggio adulto e non banale, non semplificato solo perché si sta parlando con un bambino. Dunque parlate e leggete tanto ai vostri figli, e soprattutto divertitevi a farlo!