L’apprendimento dinamico – con Stefania Olmi, pedagogista

Secondo la pedagogia contemporanea, l’intelligenza non è una questione genetica, ma è invece legata all’apprendimento. Ma allora nel concreto, mamma e papà che tipo di giochi possono offrire ai bambini per “insegnargli” ad essere più intelligenti?
Una risposta può essere quella di coinvolgere i bimbi in un apprendimento cosiddetto “dinamico”. Cosa significa esattamente ce lo spiega la nostra esperta, la Dott.ssa Olmi, pedagogista.

L’uomo apprende in modo globale, con tutti i sensi sempre coinvolti. Per questo l’apprendimento risulta più efficace se l’ambiente prevede una stimolazione pluri-sensoriale: un ambiente dove il bambino ha la possibilità di muoversi, ascoltare, sperimentare, provare sbagliare e riprovare in autonomia e sicurezza. Questo è ciò che permette l’apprendimento dinamico.

E’ noto il proverbio che “se do’ un pesce ad un uomo affamato lo nutro solo per un giorno, se gli insegno a pescare lo nutro per la vita”. Offrire quindi un ambiente con caratteristiche di questo tipo, giorno dopo giorno, permette al bambino di interiorizzare i processi mentali dell’apprendimento giocando. Quando si troverà in una situazione di gioco con sfide che gli sembrano nuove, il bimbo avrà già in se la capacità di trovare la strategia più adeguata.

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