Favorire la creatività – con Stefania Olmi, pedagogista

L’immaginazione è fondamentale per un bambino, perché gli permette di utilizzare e sviluppare tutte le sue capacità creative e intellettive, oltre che di divertirsi con la fantasia, naturalmente. Come è possibile, attraverso il gioco, stimolare nel modo giusto questa abilità?

Ci sono tanti giochi, ci dice Vanessa l’educatrice, che stimolano la fantasia: ad esempio ci sono i giochi con i personaggi in cui ai bambini è proposta una situazione e poi sta a loro creare la storia: come la fattoria degli animali, o la casa delle bambole o le marionette. E più i bambini crescono più arricchiscono il loro immaginario. Ecco cosa ne pensa la Dott.ssa Olmi…

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Stimolazione multisensoriale – con Stefania Olmi, pedagogista

Suoni, musica e colori sono tra i primi stimoli in grado di catturare l’attenzione del nostro bambino e aiutarlo a sviluppare le sue capacità psico-fisiche fin dai primi mesi. Possiamo farlo usando il gioco giusto?
In effetti è importante, ci dice l’educatrice Vanessa, che i giocattoli siano “attraenti” per i bimbi, che abbiano tanti colori, funzioni, suoni che sono una calamita per i piccoli. Tra l’altro, nello specifico i tasti sonori sono una vera risorsa perché stimolano l’orecchio e dunque la capacità di imparare a parlare, anche in altre lingue. A proposito di questo, seguiamo l’intervento della Dott.ssa Olmi…

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L’apprendimento dinamico – con Stefania Olmi, pedagogista

Secondo la pedagogia contemporanea, l’intelligenza non è una questione genetica, ma è invece legata all’apprendimento. Ma allora nel concreto, mamma e papà che tipo di giochi possono offrire ai bambini per “insegnargli” ad essere più intelligenti?
Una risposta può essere quella di coinvolgere i bimbi in un apprendimento cosiddetto “dinamico”. Cosa significa esattamente ce lo spiega la nostra esperta, la Dott.ssa Olmi, pedagogista.

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L’interazione – con Stefania Olmi, pedagogista

Una cosa che noi adulti non dovremmo mai dimenticare è che per i bambini il gioco è una cosa serissima. E sì, perché è proprio giocando che comincia e si stimola fin dai primi mesi lo sviluppo, l’apprendimento e quindi le abilità cognitive. Durante i primi tre anni, che tipo di gioco e quali stimoli dobbiamo offrirgli?

L’educatrice Vanessa ci segnala che anche i giochi semplicissimi sono utili e nello stesso tempo impegnativi per il nostro bambino. Immaginiamo ad esempio il gioco di lanciarsi la palla: coinvolge tutti i sensi del bambino e impone una grande coordinazione. Per questo è importante incoraggiarlo a superare i suoi limiti e fare il tifo quando ci riesce.

E ora la pedagogista Olmi ci spiega le varie fasi del gioco nei primi anni d’età…

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L’apprendimento linguistico – con Stefania Olmi, pedagogista

Il linguaggio non si impara solo con l’udito, ma con tutti i sensi. Ecco perché bisogna incoraggiare fin dai primi anni il bambino a fare delle azioni e collegarle a dei risultati sperimentando i collegamenti tra causa ed effetto. Ma attraverso quali giochi possiamo aiutarlo a sviluppare queste relazioni?

Un’idea interessante, ci dice l’educatrice Vanessa, è utilizzare dei peluche interattivi a cui il bimbo può affezionarsi, che reagiscono quando vengono toccati: per esempio se il bambino tocca il piede del peluche, il giocattolo gli dice: “Questo è un piede”. In questo modo il bimbo riceve subito una risposta alla sua azione, quindi è indotto ad imparare e ripetere.

Ecco poi il parere della nostra pedagogista, la dottoressa Olmi, su questo tema.

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Imparare le lingue – con Stefania Olmi, pedagogista

Parlando di bambini fino a tre anni, che tipi di giochi possiamo utilizzare per stimolare il loro linguaggio, è possibile magari farli già entrare in contatto con una lingua straniera?
L’abbiamo chiesto all’educatrice Vanessa, che ci suggerisce di proporre ai piccoli giochi interattivi dove si sentono delle canzoncine già magari in una lingua straniera come l’inglese che poi loro possono ripetere e imparare. Ecco poi il parere della Dott.ssa Olmi, che ci sorprende con un’informazione importante: possiamo “esporre” i bimbi ad un’altra lingua già da piccolissimi!

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Il gioco imitativo – con Stefania Olmi, pedagogista

Imparare a coordinare pensieri e movimenti è una tappa fondamentale per il bambino, perché lo rende sempre più sicuro e più capace di conoscere il mondo. Ma che tipo di giochi possiamo fare per aiutarli a “controllare” il proprio corpo?
Per l’educatrice Vanessa, uno dei giochi più comuni per stimolare la coordinazione sono quelli degli incastri e dei travasi, che sviluppano la coordinazione oculo-manuale.

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Libertà di movimento – con Stefania Olmi, pedagogista

Che tipo di giochi possiamo fare per stimolare il movimento e di conseguenza anche la mente dei nostri bambini?

Nei bimbi lo sviluppo cognitivo va di pari passo con quello motorio: per questo, ci segnala l’educatrice Vanessa, in ogni asilo c’è un’area dedicata alla psicomotricità, dove il bambino può muoversi in sicurezza e imparare a “prenderci gusto”. In questa fase i dondoli diventano ben presto i giochi preferiti, ancora di più se dotati di tasti musicali: i piccoli si sentono stimolati dalla musica e dai suoni e nel frattempo imparano a controllare i loro movimenti.

Ma vediamo cosa ci dice in merito la Dott.ssa Olmi…

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